Come creare la pratica di yoga a casa assieme ai bimbi

Yoga: un'attività speciale

Lo Yoga è un gioco speciale ed intimo fra genitori e figli che trasforma il nostro stile di vita e ci rende dei Supereroi.

Molti non hanno consapevolezza che la pratica dello yoga è perfetta anche per i più piccoli. Anzi, essa può rivelarsi un’attività divertente ed utile sotto molteplici punti di vista. Specialmente in questi giorni di isolamento domestico causati dalla diffusione del coronavirus

Lo yoga per bambini è ancora visto come un’attività a parte rispetto ai classici sport (nuoto, calcio, danza ecc); la pratica dello yoga nelle palestre è ancora poco diffuso. Negli ultimi anni però lo yoga per bambini sta guadagnando il suo posto. Lo yoga è entrato anche nelle scuole grazie ad una serie di protocolli di intesa tra il Ministero dell’Istruzione e la Federazione Italiana Yoga.  
 
L’ultimo emendamento è stato rinnovato nell’agosto 2007, ed autorizza e auspica l’inserimento dello yoga in tutte le scuole italiane. Viene riconosciuto l’importanza dell’inserimento di questa disciplina dalle scuole dell’infanzia alle scuole superiori, sia come attività curriculare sia extracurriculare. 
 

 
Il mondo dello yoga coinvolge anche i più piccoli 

Lo Yoga per bambini aiuta i più piccoli ad essere consapevoli del proprio corpo e dell’importanza della respirazione. E' una disciplina che può essere praticata fra genitori e figli, anzi è un modo sano e creativo per approfondire le relazioni parentali. 
 
È fondamentale però tenere presente che lo Yoga per bambini non è e non deve essere un’imitazione dello Yoga per adulti. Lo Yoga per i più piccoli è innanzitutto gioco e movimento sano e, ricordiamoci, che il gioco è uno strumento di crescita importantissimo
 
Lo Yoga è uno strumento che rende Supereroi perché ci guida alla scoperta delle molteplici possibilità del nostro corpo e stimola la fantasia
Le posizioni mettono spontaneamente in contatto i bambini con gli elementi della natura (il fuoco, la terra, l’aria, l’acqua, lo spazio) e con le creature viventi. Imitando, ad esempio, gli animali, si sviluppano qualità come coraggio, forza, apertura, calma e concentrazione
 
Le posizioni spesso dinamiche, vanno presentate in forma sequenziale ricostruendo storie e utilizzando l’immagine simbolica di ogni asana (animali, forme geometriche, elementi della natura e personaggi mitologici). 

Come impostare il "set di gioco/yoga"

Prima di tutto, sarebbe l’ideale, individuare uno spazio o una stanza che diventi il luogo della pratica e che sia sempre lo stesso tutte le volte. L’ambiente deve essere pulito e ben arieggiato. La luce deve essere calda ed avvolgente
 
Se si gradisce si può accendere una candela profumata, si sconsigliano comunque i profumi troppo forti. Anche mettere una musica di sottofondo, rilassante, potrebbe rendere ancora più piacevole la pratica. Io personalmente gradisco il silenzio e la vocina squillante di mia figlia

Adulto e bambino dovrebbero avere a disposizione un tappetino, ma se non se ne possiede uno sarebbe opportuno indossare delle calze anti-scivolo. Io consiglio di optare per l’utilizzo del tappetino. 
 
 
Il tappetino yoga ci aiuta a definire lo spazio entro il quale muoverci , “salire sul tappetino” è un gesto simbolico che inizia alla pratica e ci farà approcciare la vita in maniera differente. La scelta del tappetino, inoltre, caratterizzerà ancor di più la pratica dello yoga. Sarebbe carino far scegliere il modello ed il colore al proprio bambino. Io per esempio, per mia figlia che ha 2 anni e mezzo, ne ho scelto uno rosa con l’unicorno, della Yuren. L’ho scelto, anche perchè dotato, di un’apposita sacca per la sua conservazione ed è correlato anche da un set di carte dello yoga
 
Quest’ultimo è uno strumento utilissimo, insieme ai libri di settore, per creare una pratica di yoga personalizzata, aiutano a costruire ogni volta una storia differente e a memorizzare meglio le varie posizioni ed i loro benefici. Ne esistono tantissime in commercio e, anche queste, se scelte con il proprio figlio, aiutano a personalizzare la pratica ed a stabile una relazione più complice fra genitori e figli. 

Due gesti propiziatori

Prima di iniziare la pratica io attuo due gesti propiziatori, li considero due sigilli importantissimi per marchiare la pratica. Uno consiste nel posizionare accanto al tappetino l’”omino del silenzio”. Può essere un qualsiasi oggetto, pupazzo, disegno, qualsiasi cosa dinnanzi al quale ci impegniamo a mantenere la calma e possibilmente il silenzio, anche se con i bambini non è semplicissimo.  
 
Ricordiamoci sempre che i bambini sono imprevedibili e che la pratica di yoga con i propri figli è un momento di gioco e scoperta, l’imprevisto va sempre ben accolto. Niente stress e schemi rigidi insomma!  
 
Bisogna assolutamente abbassare le aspettative, non preoccupiamoci se il nostro bambino non riesce a mantenere 'l'asana' a lungo. L'obiettivo, nel tempo, sarà di riuscire a mantenerla ma se non ce la fa le prime volte, non ha importanza, la volta successiva ci si avvicinerà un pochino di più. La pratica costante lo aiuterà ad incanalare la sua energia.
L’omino del silenzio mio e di mia figlia Margherita è Bobo, così chiamiamo il simpatico orsetto snodabile. 

Dopo aver sistemato l’omino, si da un colpetto alla campana tibetana e si pronuncia una frase che è sempre la stessa: “Io non ho paura di niente perché il mio cuore sorride sempre, Namastè!” Questa frase l’ho imparata durante la mia formazione di insegnante Yoga per Bambini con Cristiana Vergari

Ovviamente, come già detto più volte, la pratica dello yoga è personale e va assolutamente personalizzata, lasciatevi guidare anche dai vostri figli. I bambini sono meno contaminati di noi e più spontanei. 

A questo punto si inizia! Saluto al sole, piccole pratiche di riscaldamento e poi storie e movimenti che, se praticate costantemente, renderanno noi e i nostri bambini, più consapevoli dei limiti e delle possibilità del nostro corpo, più flessibili, più stabili, forti e soprattutto più felici! 

Alla fine della pratica più dinamica si consiglia di ritagliarsi qualche minuto di rilassamento. Non è facile ma è importante che i bambini imparino la dolce arte del far niente ed inizino ad ascoltare il proprio respiro per restare nel qui ed ora. 

“Se ad ogni bambino venisse insegnata la meditazione, riusciremmo ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione”. (Dalai Lama)

Se avete domande scrivetele nei commenti! 

Alla prossima, 
Namastè! 

Francesca

1 Comments